Le sensazioni e le emozioni della corsa

Le sensazioni e le emozioni della corsa

domenica 31 gennaio 2021

Senza un obiettivo..... Pensando alla prossima maratona

  Prima di fare un lungo ci sono tanti pensieri che scorrono nella mia mente ( soprattutto se sto da sola)...esco adesso o rimando a domani? Siccome sono del parere che "non bisogna rimandare a domani quello che potresti fare oggi" ..mi preparo ed esco! Prima di iniziare l'allenamento è fondamentale capire in che direzione soffia il vento e decidere il percorso più favorevole! Contro vento nella prima fase dell'allenamento e a favore nella parte finale!! Chi non farebbe così!! Se poi ci si mette la sfiga che il vento gira!beh li so cavoli.... I chilometri sono tanti e la partenza di solito è sempre sotto tono....poi lentamente le gambe iniziano a girare meglio e il respiro si fa regolare. Mentalmente si studia una strategia per fare tutti i km(tanti)...l'obiettivo è farli tutti senza sconto ma la tentazione di fermarsi prima c'è!quando si ripassa al punto di partenza, a pochi metri dall'auto parcheggiata. E allora qui bisogna escogitare qualcosa......inventarsi qualche altro sbocco,qualche viuzza laterale e allungare adesso quando le gambe girano e fare altri km per fermarsi e concludere l'allenamento nel punto esatto da dove sono partita. La soddisfazione é grande quando so che mancano pochi km e ho ancora una carta da giocare che é il cuore, il rispetto per me stessa, l’orgoglio, e così parte una sorta di turbo, le gambe prendono più vigore, il corpo si solleva e la falcata si fa più energica le braccia spingono, il corpo si allunga e l'arrivo é davanti a me, ho raggiunto il mio obbiettivo. 

Lo sport come metafora della vita, quando il gioco si fa duro e ti sembra di non vedere nessuna via d’uscita, nessuno rimedio, allora bisogna farsi forza, resistere, così facendo si arriva sicuramente in alto. 

Alla prossima amici runners :)

martedì 4 giugno 2019

Ciao amici runner eccomi qua sono tornata. Ho deciso di  continuare a scrivere sul mio blogger dopo aver letto questo post bellissimo scritto sal mio amico Mario. Grazie Mario.

Salve ragazzi, con questo post voglio farvi partecipi di come la forza, la determinazione, la voglia, la passione, l'amore per lo sport porti a realizzare i propri sogni. 

Questo post è dedicato ad Antonietta Faieta. Conosco Antonietta da un pò e posso dirvi che raramente si incontrano persone di tale determinazione e tenacia. Ha sempre corso, ha lottato con gli infortuni, ma ha sempre dimostrato molta grinta al momento di gareggiare. Ha corso, corso, corso, corso, fino a quando si è interessata all'Ironman e ad ampliare ancor di più la sua prestazione sportiva. Tutti l'abbiamo vista allenarsi con impegno e gareggiare sia a giugno nel 70.3 di Pescara e, recentemente al 5i10 di Scanno. Antonietta, oltre a tutto ciò è anche una brava blogger. Ha un blog tutto suo qui il link e ha scritto un bel report sulla sua ultima gara. Vi invito a leggerla.
Ciao, Mario
 È vero sono molto determinata e nonostante i miei ripetuti infortuni ho trovato sempre la forza e la determinazione per ricominciare. Ho continuato a correre ma non solo perché ho continuato a fare triathlon. Oltre a qualche sprint mi sono confrontata con alcuni 5150olimpici. L' ultima gara l'ho disputata a Cervia ultimando la gara in 3'05. Ho fatto diverse mezze ma purtroppo dopo aver disputato la mia ultima gara di 21km a dicembre 2018  a Corigliano D'Otranto mi son dovuta fermare per una trocanterite da trauma contusivo. Ad oggi non sono in perfetta forma,sono rimasta fuori dalla corsa per più di due mesi continuando ad allenarmi con la bici  una volta alla settimana e andando in piscina 2/3 volte la settimana. A metà marzo ho iniziato a correre e ho disputato alcune gare da 10km per testare la gamba ma soprattutto per vivere e incontrare i miei amici podisti. Si sa, il mondo delle gare podistiche è sempre affascinante e divertente e la competizione al momento fa dimenticare il dolore.
Ho lavorato tantissimo sulla postura cercando di eliminare attraverso la fisioterapia il dolore. Mi sono iscritta alla Maratona di New York e tra pochi giorni ricomincerò ad allenarmi con la speranza che tutto torni come prima.
È davvero molto difficile supportare tutto questo ma con la forza e la volontà a non mollare si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. 

venerdì 4 novembre 2016

Frankfurt Marathon e non solo!

Congratulations Antonietta on completing, with a finish time of: 3:41:05


Quest'anno come trasferta estera la società Filippide Montesilvano ha scelto la Maratona di Francoforte e la partecipazione é stata a dir poco massiccia non solo per il numero di podisti ma anche per quello di accompagnatori.La  maratona di Francoforte e' giunta alla sua 35ª EDIZIONE e, a detta di tutti, ha una grandissima similitudine con New York sia per la presenza del grande fiume Meno che l'attraversa, sia perché rappresenta per la Germania e l'Europa il cuore finanziario e soprattutto per i grandi e altissimi grattacieli di vetro che la sovrastano.... Il suo aeroporto infine è uno dei più trafficati del mondo. La gara di Francoforte è, in Europa, la seconda per importanza e per numero di partecipanti dopo Berlino ed inoltre é una delle maratone più veloci del panorama mondiale grazie ad un percorso totalmente pianeggiante. Come Maratona é considerata la città dei grandi numeri, parteciparvi è la grande occasione per ritoccare il proprio “personal best”....Io purtroppo ho toppato!!
Il percorso come dicevo é stato quasi interamente pianeggiante, ha attraversato le zone più avveniristiche e quelle di più antica memoria, offrendo ai partecipanti scorci suggestivi di una città che sembra emergere dalla foresta perché é una città particolarmente ricca di parchi ed alberi. La Frankfurt Marathon ha preso il via dal Friedrich-Ebert-Anlage, in prossimità del centro della città. Il nostro albergo era collocata a poco più di un km dalla partenza e la mattina della gara dopo la foto di gruppo ci siamo avviati ognuno con le proprie sensazioni e stati d'animo differenti verso la start line. É stata stimata una partecipazione di 15000 podisti provenienti da tantissime nazioni e infatti la visione che si é presentata una volta arrivati lì é stata davvero pazzesca: un via vai di podisti affaccendati a fare ciò che bisogna fare prima di correre una maratona e i pensieri che passano nella mente in quei momenti sono davvero tanti! Si vive una realtà quasi magica e ci si trova a condividere e sostenere persone fino a quel momento sconosciute che hanno in comune la stessa tua passione: correre. Non mi stancherò mai di dire e pensare che lo sport, il podismo nel mio caso unisce le persone.
Questa trasferta la ricorderò per le tante risate e i tanti momenti gioiosi passati insieme al gruppo Filippide e non solo, condividendo lo stesso hotel, le cene, le passeggiate per la città visitando musei e quant'altro. Ma in particolare la ricorderò per la bellissima compagnia delle mie amiche Alessandra,Cecilia e Marusca, con cui ho condiviso chilometri e chilometri di camminata per le vie di Francoforte. La decisione di rimanere un giorno in più rispetto ai nostri amici é stata quantomeno azzeccata in quanto abbiamo avuto modo di scovare e visitare alcuni posti davvero suggestivi. Alla fine di questo post non posso che citare il nostro motto ormai diventato famoso: "brezell".
Non ci resta che aspettare un'altra trasferta e nel frattempo guardare le tante foto che abbiamo fatto per ricordare e capire che lo sport e la corsa nel caso specifico é una grande forza.
Alla prossima amici runners.

giovedì 28 luglio 2016

Speedy Runner: Scanno.......l'Olimpico del cuore

Speedy Runner: Scanno.......l'Olimpico del cuore: Dopo aver archiviato l'Ironman 70.3 Italy sabato 23 luglio ho partecipato al X5150limpico nel magnifico territorio di Scanno e Villalag...

martedì 26 luglio 2016

Scanno.......l'Olimpico del cuore

Dopo aver archiviato l'Ironman 70.3 Italy sabato 23 luglio ho partecipato al X5150limpico nel magnifico territorio di Scanno e Villalago. Lo scenario è davvero fantastico, immerso in una natura incontaminata e bellissima. Anche questa volta ho condiviso la mia passione con Fabrizio, mio marito. Il triathlon sta conquistando i nostri cuori e allenamento dopo allenamento la motivazione è alle stelle.
Le emozioni prima della gara sono indescrivibili e questa volta avrei affrontato sicuramente le limpide acque del lago di Scanno e mi sarei confrontata, dopo la delusione per l' annullamento del nuoto nell' Ironman a Pescara, con il mio tallone d'Achille: il nuoto. Nonostante la mia tensione ad affrontare la frazione nuoto, mi sentivo pronta anche perché nelle settimane precedenti avevo nuotato tanto nel mare della Croazia. Ero carica, tranquilla. Ero lì con infinite emozioni e mille pensieri.
Obiettivi particolari non ce ne sono, l'unica cosa che voglio é arrivare e la parola d'ordine é crederci. 
Prima della gara bisogna pensare e fare tantissime cose come se ci fosse un ordine prestabilito: prendere il pettorale, portare tutti i materiali e gli indumenti necessari nella zona cambio, senza tralasciare e dimenticare nulla. Quindi dopo aver lasciato bici, scarpe da bici e da corsa, casco, borracce con sali, barrette e occhiali all' uscita della zona cambio ci hanno consegnato il chip e scritto il numero 123 sul braccio sinistro. 
Ora mi sento anch'io un vero triathleta.
Il tempo é ideale, c'è il sole anche se sopra i monti il cielo é grigio e sembra non predire nulla di bello, l' aria è fresca. 
L' orario di partenza é alle 16:00. Io e Fabrizio facciamo velocemente il punto della situazione e dopo esserci accertati di aver preparato tutto decidiamo di rilassarci e mangiare qualcosa.
Alle 15:00 c'è il briefing. Intanto c'è tantissimo movimento nel lago perché tanti atleti si sono tuffati, chi per fare qualche bracciata chi per abituarsi alla temperatura dell'acqua e verificare che tutta l'attrezzatura sia a posto. 
Io decido di non farlo...........sbagliando!!!!
Dopo la foto con il gruppo Fit Program sia io che Fabrizio iniziamo a prepararci, ci ungiamo per bene e infiliamo la muta.
L'adrenalina sale alle stelle, il cuore batte......tutun....tutun.
Ci siamo, mancano pochissimi minuti. Gli uomini partono prima e dopo 5 secondi partiamo noi. Prima di entrare in acqua sono pervasa da molteplici sensazioni ed emozioni....mi sento pronta. Si va.
Dopo qualche bracciata sento il tappa naso che scivola via.....panico!! Fortunatamente ne porto uno di scorta. Ho perso tempo devo recuperare perché le altre ragazze si sono già allontanate. Rimango da sola.....panico!!
Gli occhialini si appannano e non posso fare nulla,li devo tenere così.....panico!!
Mi blocco, non riesco più a mettere la testa sott'acqua, é più forte di me, così non mi resta che nuotare con la testa fuori. Sono arrabbiatissima per ciò che mi sta succedendo ma resisto, voglio continuare e voglio pensare solo ad uscire dal lago. Guardo il lago, la boa.....sempre troppo lontana. La corrente é forte e il lago non è poi così tranquillo come avevo immaginato. La fatica si fa sentire e i muscoli del collo si induriscono e iniziano a far male. In quel momento ho pensato a tutte le persone che credevano in me, a Fabrizio che stava facendo la sua gara, alle nuotate in mare dove mi ero allenata sulle distanze da percorrere, agli allenamenti più difficili dove mi sembrava di scoppiare e poi ce la facevo. 
Dopo il giro di boa inizio a nuotare a dorso e osservando le nuvole riesco a mantenere la giusta direzione verso la boa successiva. In questo modo riesco a tranquillizzarmi e a rilassarmi. Ogni tanto mi rigiro per controllare se la traiettoria é giusta. Continuo così per qualche centinaio di metri e concentrata a fare ciò che in fondo sapevo fare riprendo a nuotare a stile. Il panico è scomparso ed ora nuoto liberamente verso la riva. Sono ultima ad uscire dall' acqua ma sinceramente chissene......., la mia gioia é immensa perché nonostante le mie paure ce l' ho fatta. 
Ora devo continuare e affrontare la frazione bici. Mi dirigo corricchiando verso la zona cambio sotto l' incitamento del pubblico e una volta raggiunta la bici finisco a sfilarmi la muta, mangio e bevo qualcosa al volo, indosso casco pettorale e occhiali e parto in bici. Sono consapevole sin dall'inizio che difficilmente troverò una scia da seguire e che quindi dovrò contare solo delle mie gambe e affrontare in solitudine i quattro giri. All' inizio del primo giro nei pressi di Villalago ho incrociato Fabrizio, qualche consiglio al volo e via seguito da altri ciclisti. Il primo giro mi è servito per studiare un po' il percorso memorizzando tutti i punti critici decidendo quindi quale rapporto usare. Il tratto più impegnativo è stata la salita che attraversava il borgo di Villalago , dopodiché il resto del percorso é stato abbastanza gestibile. Alla fine del terzo giro sono stata bloccata dai carabinieri che non volevano farmi continuare per via delle strade che venivano riaperte. Mi sono arrabbiata tantissimo spiegando loro che non sarei rimasta da sola perché l' assistente con la moto che ha seguito tutti i ciclisti mi avrebbe scortata all'ultimo giro, così con o senza il loro parere sono "fuggita" per ultimare il mio ultimo giro in bici. Infatti dopo pochi metri incrocio il mio " Angelo con la moto" che mi scorta per tutto il tragitto. In quel momento mi sono sentita importante e non ultima, e sentivo di restituirgli il sostegno che mi stava offrendo pedalando più velocemente possibile.  È stato davvero molto carino perché ogni volta che incontrava prima del mio passaggio un gruppo di persone chiedeva loro di incitarmi e fare il tifo per me. È stato emozionante, molto. 
Finalmente arrivo alla zona cambio, molti atleti avevano ultimato già da tempo e si apprestavano a togliere la bici. Senza perdermi d'animo e scoraggiarmi dopo aver effettuato la transizione bici-corsa inizio l'ultima frazione di 10 km verso il centro storico di Scanno. Sono sempre da sola. Affronto con un po' di fatica la lunga salita verso il borgo e arrivata al centro di Scanno una grande spinta veniva dall' incitamento della gente che ormai affollava le viuzze del borgo e alcuni di loro mi indicavano la direzione da seguire. Pensavo di essere sola ma in realtà con me c'era il pubblico e le persone che passeggiavano che facevano un gran tifo, solo per me. Anche durante la corsa ho avuto al mio fianco " l' angelo della moto", credo che anche lui facesse il tifo per me vedendomi così determinata e decisa ad arrivare al traguardo. Mancavano pochissimi chilometri all' arrivo e uscendo dal paese vedo a 300 metri da me un atleta, non sono più sola!! Qualcuno scommette che non arriverò più per ultima. Questo pensiero mi da sentire forte e la mia grinta aumenta metro dopo metro fino a quando nell' ultimo tratto sterrato in discesa lo supero.....ci scambiamo qualche parola e via. Una volta arrivata sulla strada corro con tutta me stessa fino al traguardo . Fabrizio é lì che mi viene incontro, lui è bello che vestito e mi incita, sono gli ultimi metri da percorrere. 
Sono arrivata penultima. Il finale non è stato come avevo immaginato, soprattutto non avevo considerato che il lago mi facesse così paura, nonostante tutto mi sentivo fiera e orgogliosa di esserci riuscita. Contenta di aver avuto prima "il mio angelo in moto" e dopo un ragazzo in bike che ha scortato me e l' altro atleta nel tratto sterrato fino al traguardo . Sono persone che mi hanno spinto passo dopo passo verso il traguardo e che rimarranno per sempre tra i miei ricordi più belli. 
Nel Triathlon si nuota, si pedala, si corre........si vive con il cuore che batte a tremila, le braccia e le gambe che in silenzio segnano la strada. 
È stata un'esperienza unica e indimenticabile , ci sono stati momenti in cui ho sentito il silenzio, il mio corpo e la fatica. La vera ed unica motivazione che mi ha portato al traguardo è stato sempre vivo dentro di me.
Durante la gara ho pensato tante volte alla gioia che avrei provato tagliando il traguardo, indipendentemente dal risultato, a quel momento in cui il sogno e l' obiettivo si incontrano.
Ripenso all' arrivo come una grande vittoria e mi vedo felice e sorridente, mi vedo correre verso Fabrizio e scoppiare in un pianto liberatorio. 
Questa è la mia finisch line.
Ma non finisce qui. 
Antonietta 

giovedì 2 giugno 2016

Facendo il countdown dei giorni......! 70.3Italy


Meno di un anno fa ho deciso di avvicinarmi al Triathlon e partecipare al 70.3 nella mia città di Pescara. La mia idea era stata condivisa e sostenuta dalla mia amica Luisa e con sorpresa, dopo qualche mese, anche da mio marito Fabrizio. A differenza loro, il mio primo obiettivo è stato quello di iniziare a prendere lezione di nuoto, ebbene sì proprio lezioni di nuoto perché non sapevo nuotare: panico dopo poche bracciate e nessuna cognizione tecnica di come respirare in acqua. 
Ma oramai ho deciso e nessun ostacolo mi farà cambiare idea......nemmeno il nuoto!
L'unico punto forte per me è la corsa, la bici, nonostante non avessi mai avuto una bici da corsa ma solo una mountain bike é l'ultimo dei miei pensieri. Fare 90 km è solamente una questione di allenamento e resistenza. 
Dopo aver preso lezioni di nuoto ho iniziato per un primo momento a nuotare in piscina da sola e poi con un allenatore insieme al gruppo Fit Program. Per me è stato davvero fondamentale per capire dove sbagliavo e migliorarmi seduta dopo seduta. 
In questi mesi abbiamo cercato di allenarci il più possibile insieme soprattutto quando c'erano da fare i combinati e in particolare le uscite in bici.....é stato puro divertimento a parte la fatica, è normale!! 
Oggi che mi trovo a meno di due settimane dal mio primo Triathlon sono molto emozionata e anche un pochettino preoccupata. La paura principale è quella di non riuscire a finire la frazione di nuoto perché l'idea di trovarmi in mezzo a tanti nuotatori più forti e più veloci di me mi mette un po' di paura. Finora sono riuscita a nuotare in mare due volte nuotando per due km e le sensazioni sono state tutto sommato buone, meglio di come immaginavo. 
Quel giorno lascerò alle spalle la paura cercando di stare il più possibile calma e rilassata, dalla mia parte c'è pur sempre una bella preparazione e soprattutto c'è la determinazione che mi contraddistingue. La recitazione di un mantra, ricordando i consigli di un maestro, mi aiuterà sicuramente a superare qualsiasi tipo di difficoltà e a pensare che "io lo so fare" arrivando così fino alla fine. 
Per finire non posso che dire che a questo punto sono, siamo pronti.
Domenica 12 giugno non mi resterà altro che mettermi in fila per la spunta d'ingresso acqua. Sarò emozionatissima, e sarà un bene perchè non potrò  fare riscaldamento e i battiti alti mi serviranno. 
Allo start cercherò di dare tutto quello che ho,  perché il mio primo triathlon  dovrà essere un’esperienza fantastica.
Sarà per tutti un’esperienza elettrizzante e diventerà forse la nostra droga.
Alla prossima amici runners 😉

domenica 22 maggio 2016

Half Marathon Pescara 2016

Ciao amici runners, anche se a distanza di qualche giorno non posso non scrivere questo post per raccontarvi della 3ª edizione della Pescara Half Marathon, la maratonina del mare che abbinata alla 10 km, si è disputata il 15 maggio nella mia città, Pescara.
É stata una gara ben organizzata dalla Runners Pescara e in primis dal suo Presidente D'Onofrio Domenico,che ha visto impegnati tantissimi partecipanti provenienti da diverse regioni italiane.
Sono a dir poco emozionata e contenta di scrivere le belle sensazioni che mi ha suscitato questa gara. Per la prima volta posso dire che è valsa proprio la pena parteciparvi e mi dispiace per gli assenti perché è stata davvero una bellissima giornata di sport.
Il vincitore della 21km con il tempo di 1h07’ è stato l’atleta marocchino Kabbouri Vassine dell’Atletica Vomano Gran Sasso, la prima donna invece è risultata Simona Santini con il tempo di 1h16’.
Come le altre edizioni passate la partenza è avvenuta presso lo Stadio Comunale G.  Cornacchia con percorso pianeggiante cittadino.
Il tempo, almeno nella prima metà della giornata è stato molto bello con temperature quasi estive. Tutto ciò ha reso la gara molto scenografica mettendo maggiormente in risalto la bellezza della città con il bellissimo Ponte sul Mare dove i podisti per ben due volte hanno transitato e lo splendido lungomare della città adriatica.
La mia gara l'ho corsa insieme alla mia amica Luisa e per la prima volta insieme a mio marito Fabrizio e tutti e tre con un unico obiettivo nella testa....mantenere un ritmo costante di 5' a km senza farsi prendere dalla foga di andare più veloci!! L'abbiamo conclusa nel migliore dei modi entrando all'interno dello stadio insieme e con tantissima gioia. Vorrei comunque sottolineare che arrivare all'interno di uno stadio é il massimo,almeno per me, e suscita tantissime emozioni.
É stata una prova ed un allenamento molto importante per noi tre in previsione della gara che stiamo preparando con audacia e  caparbietà  da diversi mesi, il 70.3 che si terrà sempre a Pescara il 12 giugno.
Non ho davvero nulla da dire rispetto all' organizzazione, "chapeau" alla Runners Pescara per la bellissima giornata di sport ed essere riusciti a portare nella nostra città cosi tanti podisti.
Non posso che sottolineare ancora una volta che la corsa é uno sport sano, un vero e proprio stile di vita che mi porta ad apprezzare ancora di più il territorio in cui vivo e che quasi giornalmente percorro per i miei allenamenti.
Alla prossima amici runners