Le sensazioni e le emozioni della corsa

Le sensazioni e le emozioni della corsa

giovedì 20 novembre 2014

Maratona di Istanbul

Anche questa quinta Maratona é fatta. La medaglia della 36esima maratona di Istanbul, nota come Eurasia Marathon fa parte della mia piccola collezione. Sinceramente pensavo proprio di non poterla più fare, di dovere rinunciare a correrla dopo tre mesi di stop dalla corsa a causa del tendine, ancora non perfettamente guarito!! É stata una maratona che ricorderò per sempre, non solo per la bellissima location, ma soprattutto per le emozioni provate prima, durante e dopo la maratona, dove c'è sempre un'atmosfera che mi affascina sempre di più. A prescindere dall’importanza dell’evento e dall'aspetto agonistico, l’appuntamento assume un fascino del tutto particolare svolgendosi a cavallo di due continenti, nella meravigliosa cornice del centro storico di Istanbul. La partenza è fissata sul lato asiatico, 300 metri prima del Ponte sul Bosforo che sarà attraversato a piedi (è l’unica occasione in cui il passaggio a piedi è consentito). Il tragitto prevede poi il passaggio a Beşiktaş davanti al Palazzo Dolmabahçe, l’attraversamento del Ponte di Galata ed infine un percorso che costeggerà il Corno d’Oro e successivamente il Mar di Marmara, prima di concludere nel cuore di Sultanahmet, con l’arrivo previsto proprio all’Ippodromo, davanti alla Moschea Blu e a Santa Sofia.
 Il Venerdì pomeriggio insieme ai miei amici ci siamo recati all'Expo per ritirare i pettorali e in me iniziava a crescere la consapevolezza ( e l'adrenalina) nel pensare che molto probabilmente avrei fatto questa bella pazzia. Avrei corso la maratona senza averla preparata!
La mattina della maratona dopo gli ultimi accordi con la mia amica Cecilia e col pettorale e Chip indossati sono decisa e determinata ad affrontare questa sfida e come vada vada!!! Insieme agli altri amici dall'albergo ci dirigiamo a piedi a
Piazza Sultanahmet dove una navetta ci porterà alla partenza. Ormai la decisione é presa e non si torna più indietro. Le emozioni si accavallano e l'adrenalina sale sempre di più. Il mio pensiero é solo uno: arrivare al traguardo, non importa quanto tempo impiegherò, l'obiettivo é conquistare la medaglia.
Si parte accompagnati dall'inno nazionale della Turchia.
Non fa particolarmente freddo, ci sono una leggera pioggerellina e il vento, che saranno protagonisti dell'intera gara. Lo spettacolo che si gode attraversando il ponte sul Bosforo per rientrare nella zona europea della città è senza dubbio suggestivo. In mezzo ai tantissimi podisti notiamo tante persone, uomini e donne, vestiti normalmente e non nascondo che ci siamo preoccupati!!! Superato il ponte, il percorso è abbastanza piatto, con qualche saliscendi, sino al ponte di Galata, sul Corno d'Oro (l'istmo che attraversa la parte europea della città). A questo punto comincia la parte più noiosa della gara, con un lungo avanti e indietro lungo il Corno d'Oro e poi un altro lungo via Kennedy, il lunghissimo vialone che costeggia il mare.
Insieme con Cecilia Francesco e Attilio decidiamo di partire tranquilli e mantenere una media di 5:25 a km. Le sensazioni che ho sono buone e, a parte un leggero fastidio al polpaccio, le gambe vanno e stare in compagnia da una marcia in più.
Si prevede una bellissima e organizzata maratona...i ristori si trovano ogni due km e mezzo con acqua mele e banane e le poche persone lungo il percorso a volte si fanno sentire con incitamenti e musica a palla. Teoricamente è un buon percorso, nonostante le lunghe e fastidiose salite, con strisce di asfalto interminabiili, in un contesto silenzioso e semideserto.
La mia corsa continua senza particolari problemi, ma la stanchezza e i fastidi cominciano a farsi sentire di più. Devo prendere una decisione e cosciente di non avere sulle gambe una distanza di 42 km decido di abbandonare una parte della compagnia e proseguire con più calma e arrivare al fatidico traguardo.
Cosi al 29º km insieme con Francesco che decide di sostenermi rallentiamo un pochettino......é l'unico modo per me per arrivare fino all'arrivo. Così ad ogni ristoro mi fermo per bere e mangiare e riprendere poi la mia corsa. Oramai manca davvero poco, sono al settimo cielo!!! L'arrivo è davvero stimolante, nel parco all'Ippodromo ci sono un po' più di spettatori, ma è in salita, due/tre chilometri di sofferenza che rappresenta il tributo da pagare per un arrivo praticamente dietro Aja Sofia, comodissimo per rientrare in albergo. Si sente lo speaker che legge la nazionalità degli arrivati, nel complesso c'è un clima familiare e i miei amici che al mio passaggio mi incitano ricorda quasi gli arrivi delle gare di provincia. L'unica delusione é stata quella di non aver ricevuto all'arrivo la bellissima medaglia al collo. Insomma, tutto sommato é stata una buona maratona in una bella e magica città. Una maratona che ricorderò per sempre corsa con caparbietà e determinazione fino alla fine.....03:55 di gioia ma anche di sudore e fatica.
Alla prossima amici runners  :)

2 commenti:

  1. Ottima prestazione e grande prova di carattere! Questo è un segno inequivocabile che hai una volontà di ferro! Impegno e costanza ti ripagheranno. Brava!

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